sabato 10 giugno 2017

Recensione: Spada di vetro, di Victoria Aveyard

Titolo: Spada di vetro
Titolo originale: Glass sword
Serie: Red Queen #2
Autore: Victoria Aveyard
Editore: Mondadori
Pagine: 423

La trama: Il suo sangue è rosso – come quello della gente comune – ma lo straordinario potere di controllare i fulmini, che nessun Argenteo possiede, rende Mare Barrow un'arma sulla quale il Palazzo vorrebbe riuscire a mettere le mani. Tutta la corte la considera un'eccezione, ma non appena Mare riesce a sfuggire a Maven, il principe – e prima ancora l'amico – che l'ha tradita, scopre una verità sconvolgente: lei non è affatto un'eccezione. Perché di giovani Rossi e Argentei ne esistono molti altri. Inseguita da Maven, diventato un sovrano crudele e vendicativo, Mare fa di tutto per trovare e reclutare altri guerrieri Novisangue che si uniscano alla lotta dei ribelli contro il re oppressore. Nel farlo, però, entra in un territorio molto pericoloso, dove rischia di diventare proprio come i mostri che sta cercando di sconfiggere. Riuscirà a sopportare il peso delle vite che dovranno essere spezzate durante la ribellione? O la slealtà e il tradimento subiti l'avranno indurita per sempre? Nel secondo elettrizzante romanzo di Victoria Aveyard, la lotta dell'esercito ribelle contro un mondo ingiusto, dove è considerato normale segregare le persone in base al colore del loro sangue, costringerà Mare ad affrontare il lato oscuro che piano piano si è fatto largo nel suo animo.

La recensione

Questo secondo volume dedicato alla serie Regina Rossa è uscito quasi un anno fa. Adesso è uscito da poco il terzo volume, mi sono messo in pari, e il mio commento dopo averlo finito è stato Ah.
Dico davvero, non so da dove cominciare per parlare di questo libro. Sto sforzando le meningi.

Senza soluzione di continuità la storia riparte a vele spiegate da dove era finito il precedente capitolo. Immaginate quindi la mia gioia nell'essermi ritrovato sbattuto nuovamente in quel mondo senza un minino di ricap! Questo è il primo appunto che mi sento di fare all'autrice. Visto e considerato che una persona in un anno può leggere un sacco di libri, non era forse il caso di buttarsi su una partenza più soft? Per me è stato già tanto ricordare i nomi dei protagonisti!!

Ma veniamo a noi e a questa storia.
Mare, Cal, Kilorn e Shade si sono uniti alla Guardia Scarlatta, il gruppo di ribelli in lotta conto gli argentei. Adesso il potere è nelle mani di Maven, salito al trono dopo che assieme alla madre, la Regina Elara,  ha ordito l'omicidio del re. Maven vuole distruggere i Novisangue, ovvero tutti coloro di sangue misto che hanno capacità e poteri fuori del comune, proprio come Mare, la sparafulmini.
Per Mare e il suo gruppo di ribelli la cosa da fare è una sola, trovare i Novisangue prima che lo faccia il neo re e arruolarli nel loro esercito per combattere la guerra ormai imminente...
Questo è.

L'intero libro è costruito su questo plot. Siamo a caccia dei Novisangue in grado, forse, di cambiare il destino del mondo. Mare e i suoi compagni seguono la lista di nomi che il suo mentore a Palazzo le ha lasciato. Tutto questo occupa la maggior parte del libro. Se inizialmente il lettore è anche incuriosito dalla piega che la storia sta prendendo, successivamente, come è accaduto a me, si stanca di leggere sempre le stesse cose. Arrivano in un posto. Trovano la persona. Ci parlano un po'. La arruolano. Questo è grosso modo quello che accade per le quasi 450 pagine di libro.

Leggerlo mi ha fatto quasi pensare di aver sbagliato libro, o peggio, aver sopravvalutato il primo libro della serie che mi aveva esaltato così tanto. Dov'è tutta la cattiveria? Dov'è tutta la tensione che andava via via accumulandosi? Dove sono andati a finire quei bei colpi di scena che mi hanno inchiodato alle pagine e fatto restare a bocca aperta?
In questo secondo volume, purtroppo, c'è ben poco di tutto questo. La storia procede a rilento, i personaggi di sempre aggiungono ben poco a quello che già avevano detto, e quelli nuovi sono presi e messi lì senza suscitare nessun tipo di empatia nel lettore.

Quello che più mi ha sconcertato sono state poi le scene d'azione. Soporifere come non mai e liquidate nel giro di poco. Mentre leggevo speravo che la presenza di Maven fosse più presente, che la sua cattiveria fosse più palpabile, invece compare solo qualche volta e per breve tempo. Di azione vera e propria ce n'è pochissima e i periodi in cui l'autrice si lascia andare alle estenuanti elucubrazioni della protagonista su quanto è dura la vita quando sei diversa inondano le pagine.
Non voglio commentare su come abbia liquidato la regina Elara... che da cattivissima e spietata donna di potere ha finito per essere tutto l'opposto.

Il mio giudizio: Sono rimasto oltremodo deluso da questo volume. Davvero. Mi aspettavo qualcosa di molto simile al primo libro, che da subito catturò il mio interesse, tanto da leggerlo in brevissimo tempo. Questa Spada di vetro mi ha annoiato. ho trovato la storia banale, lenta, ripetitiva, un modo per allungare il brodo in vista del terzo volume che mi auguro sia migliore di questo. Pagine su pagine di descrizioni di luoghi sempre uguali, non so nemmeno quante volte l'autrice abbia descritto il modo in cui la protagonista percepisce lo scorrere dell'elettricità all'interno dell'aereo.
Sul finale, ovviamente le ultime venti pagine, si riprende un minimo lasciando nuovamente il lettore a bocca asciutta e con la speranza di leggere qualcosa di più accattivante nel seguito.
Ciò che è stato raccontato in questo volume poteva benissimo essere detto in altro modo... facendo economia di pagine.

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