martedì 18 aprile 2017

Recensione: Volo con te, di Massimo Bracci

Titolo: Volo con te
Autore: Massimo Bracci
Editore: Nulla Die
Pagine: 278
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La trama: "Isabella, sai la differenza tra te e un'automobile? Una è seducente, vestita di rosso e l'amiamo tutti. L'altra sei tu!" Sul nuovo posto di lavoro, Isabella Gautieri riceve quotidiane frecciatine di benvenuto. Dura la vita, negli uffici di una maschilista e testosteronica industria automobilistica! Meglio mirare ai successi sentimentali? Isabella è contesa tra due uomini attraenti e del tutto diversi: Romeo, l'affascinante e misterioso seduttore che si rifiuta di crescere, e Fabio, il determinato uomo di successo che le ha proposto di andare a vivere insieme. Ma come è possibile scegliere, quando in ogni caso perderai metà del tuo cuore? Basta contare sull'aiuto delle amiche. Tea consiglia a Isabella di seguire i sentimenti. Luce la spinge a tenersi entrambi i pretendenti. E insieme le organizzano improbabili appuntamenti al buio e la tengono a dieta stretta, perché senza il loro aiuto Isabella non troverà mai un uomo decente. Per Isabella non resta che rifugiarsi nel mondo dei suoi amati telefilm. Per lei un telefilm è un push up per lo spirito: mette in risalto la sua parte migliore.


La recensione

La storia che ci troviamo di fronte è quella di Isa, una ragazza come tante, che ama divertirsi, che divide l'appartamento con le amiche di sempre e da cui non è capace di separarsi, che cerca l'amore. Lei è una sognatrice, immagina la vita come un lungo e interminabile teen drama dove vive improbabili situazioni forse non più adatte alla sua età. Tea e Luce, le sue coinquiline, sono sempre con lei, la spingono e la incoraggiano in ogni situazione. Il loro è un rapporto alla pari, si rispettano, si consigliano, sono sincere l'una con l'altra... rubarsi i vestiti e scatenarsi al Mirage fa anche questo parte del gioco.
Poi arriva lui, Romeo, che sembra essere tutto quello che Isa ha semper desiderato in un uomo, soprattutto sembra essere quello giusto per dimenticare Fabio, l'ex storico. Romeo però per quanto possa essere attraente è anche sfuggente, sempre in giro a causa di un lavoro che lo tiene lontano, le sue parole sono sempre enigmatiche e non si sa mai cosa pensa. Il cuore di Isa palpita nella sua direzione ma la sua scettica mente la porta altrove.
A complicare le cose poi ci si mette anche un colloquio di lavoro in una grande azienda automobilistica piena di uomini, che mette a dura prova la sua pazienza, visto che l'ambiente non è propriamente socievole nei suoi confronti.
I tre mondi di Isabella si intrecciano e si fondono, starà a lei far fronte a tutto quanto, dosare gli equilibri, lasciarsi andare, tirare il freno.

Lo stile che Massimo Bracci ha utilizzato in questo libro è evidente. La lettura risulta essere sempre scorrevole, mai noiosa, l'utilizzo dei termini richiamano la vita di tutti i giorni. Le poche parole più ricercate sono utilizzate in modo sapiente per sottolineare alcune battute all'interno dei dialoghi. Il modo di narrare di Isa trascina il lettore nel suo mondo, nel suo appartamento insieme alle sue amiche, a spasso per la città a fare spese e nelle serate in disco. La percezione è quella di aver parte pure noi di quel mondo, il quarto inquilino di quella casa, un amico in più che ha il compito di ascoltarla e renderla felice.
Chi legge non è osservatore, è parte della storia. Dall'inizio alla fine.

I personaggi sono qualcosa di indescrivibile, nel senso buono. Se nelle prime pagine stentiamo a credere a quello che leggiamo, subito dopo restiamo sorpresi di come Isa riesce in maniera accattivante e ironica a descrivere ciò che la circonda. Lei è una ragazza semplice, una su cui si può sempre contare, che è pronta a correre in nostro soccorso appena facciamo cenno. Isabella è spontanea e vive la vita al massimo con tutte le paure e le incertezze, è per questo che Tea e Luce sono così importanti per lei, le indicano il cammino ma lasciano che lo percorra da sola. Di contro, loro, sono tutto ciò che manca a Isa, irruente, spudorate, fanno sempre tardi la sera e non esitano a flirtare coi ragazzi. Questo però non vieta loro di essere ottime amiche, quelle che tutti quanti vogliono, persone con cui puoi crescere e non vergognarti di nulla.
Il personaggio più riuscito in assoluto secondo me è però Romeo. Non esiste uomo più affascinante e sfuggente di lui. Più scappa più Isa si lambicca il cervello per capire cosa vuole, più parla più lei vuole sapere. Romeo è il classico ragazzo che ha una vita proprio e che non si fa risucchiare dalla vita di coppia, è uno che non si lascia rodere dalla gelosia, ma nonostante sia spesso fuori per lavoro è sempre presente e questo è quello che più conta in un rapporto. Inutile dire che Isa resta stregata da lui.

Anche se a prima vista sembra che il libro narri una storia d'amore, i temi sono ben altri. L'amore è solo un sottile sottofondo. Ciò di cui si parla in modo particolare è il modo in cui affrontiamo le scelte, le nostre scelte e questo si estende ai molteplici aspetti della vita di ogni giorno.
Una delle parti più riuscite secondo me è infatti quando si affronta l'argomento del lavoro, dal momento in cui Isa varca la soglia dell'azienda automobilistica. Si trova di fronte a un ambiente ostile, maschilista, che non l'accetta per il suo essere donna, i suoi capi la guardano dall'alto in basso. per lei sembra non esserci scampo, se ne vuole andare e mollare tutto. Quanti di noi la pensano così quando iniziano a lavorare in un posto nuovo? La presenza però di Romeo, che stranamente sembra conoscere bene quell'ambiente, ma soprattutto la presenza di suo padre, la faranno riflettere in maniera adulta e accettare ogni spinosa situazione per il bene comune.

Il mio giudizio: Ho iniziato questo libro pensando di trovarmi di fronte un romance, una storia dove la protagonista avrebbe cercato in tutti i modi di correre dietro all'uomo della sia vita, ma sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla piega che ha preso la storia. Volo con te, ha sì come base una storia d'amore, ma il lettore si trova poi coinvolto in qualcosa che lo tocca nel profondo. Chi non ha mai desiderato dividere un appartamento con gli amici del cuore? Chi non ha mai avuto paura ad un colloquio di lavoro? Chi non ha mai avuto un rapporto un po' conflittuale coi genitori?
Massimo Bracci è riuscito con poche pennellate a delineare un affresco che abbraccia generazioni differenti, con attitudini e bisogni diversi, utilizzando una prosa diretta, divertente e ironica in cui è impossible non rivedere almeno uno dei difetti che abbiamo tutti.
Tutti siamo come Isa.
Tutti siamo lei.

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