lunedì 21 novembre 2016

Aspettavo te, di Ilaria Satta

Titolo: Aspettavo te
Autore: Ilaria Satta
Editore: Lettere Animate
Pagine: 388
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La trama: Dopo la morte di sua madre, la vita di Sarah trascorre tra libri e banchi di scuola. Timida e riservata, ha difficoltà ad aprire il suo cuore agli altri, in particolar modo ai ragazzi, da cui cerca di stare alla larga il più possibile. Qualcosa in lei sembra essersi rotto irrimediabilmente, così come gli equilibri del resto della famiglia. Akira non ha mai conosciuto suo padre. Il suo carattere riflessivo e taciturno lo rende sfuggente e impenetrabile agli occhi degli altri. Si sente se stesso solo in sella alla sua moto. Questo almeno sino al giorno in cui il suo sguardo incrocerà quello di Sarah e le certezze di entrambi crolleranno per sempre. «Pensiamo sempre che un domani le cose cambieranno, che arriverà il momento giusto, ma siamo noi che dobbiamo cambiare»

La recensione

L'autrice, Ilaria Satta, presenta la sua storia. La storia di Akira e Sarah. Lui da poco superati i vent'anni, lei in procinto di diplomarsi. I loro destini incrociano quando il padre di Sarah decide di presentare alle sue due figlie la nuova compagna. Akira è il figlio della nuova compagna di Nicolas, e Sarah se ne innamora perdutamente. L'amore proibito di due ragazzi, alle prese con i problemi dell'età, lo scontro generazionale, il rapporto tra sorelle e le varie gelosie legate al caso.

Lo stile di queste pagine è particolare. La terminologia utilizzata è quella colloquiale della vita di tutti i giorni, legata all'universo giovanile.  Un uno serratissimo della scrittura, prodotto attraverso l'uso di frasi brevissime, può rendere però un po' difficoltosa la lettura, specie all'inizio, quando ancora il lettore non si è perfettamente abituato a questa narrazione. Le descrizioni sono ridotte all'osso per dare più spazio ai pensieri dei personaggi, che alternano i vari capitoli.

I personaggi principali sono Sarah e Linda, due sorelle con modo di fare differenti, ma legate da un forte sentimento. La prima è ubbidiente, ligia al dovere, e ama studiare. La seconda il contrario, ama uscire, studia il giusto, e ha avuto un sacco di ragazzi che gli sono caduti ai piedi. Entrambe profondamente toccate dalla morte della madre avvenuta tempo addietro. Avvenimento che più volte torna a tormentare l'animo delle due ragazze, in particolare di Sarah. Il padre invece, da quando comprende che Mary forse è la donna giusta, sembra scordarsi della madre delle loro figlie.
Akira è più adulto, e vuole frequentare un importante corso di informatica al fine di essere assunto in una grande azienda, qualcosa a cui lui tiene moltissimo. Sempre in sella alla sua moto corre dietro alla sua vita e agli amici che è costretto momentaneamente ad abbandonare per fare la spola tra la sua vecchia casa e quella della sua nuova famiglia. Un ragazzo tutto d'un pezzo, che non si è mai preoccupato di niente in vita sua se non di sua madre, dopo che il padre li ha abbandonati.
Akira e Sarah si innamorano all'istante, in maniera così veloce da sembrare assurdo. Nessuno dei due se l'aspettava. Di colpo la loro vita cambia. Le abitudini di Akira cambiano ed inizia a provare qualcosa per questa ragazza. Sarah da brava studentessa comincia a dare spazio ad altro e a vivere la vita in maniera diversa, più simile a quella della sorella. Il loro è un rapporto che stenta a decollare, sono poche le occasioni che Akira e Sarah hanno per parlare e viene quasi da chiedersi come possano provare il bruciante sentimento che viene descritto nelle pagine, se le volte che si vedono si contano sulle dita di una mano. Il loro è un rapporto clandestino ok, ma cos'è che li spinge l'una verso l'altra? Cosa fanno per rendersi interessanti agli occhi dell'altro a parte l'estetica e qualche bacio dato di sfuggita? L'unico vero momento che condividono è sul finale ma, purtroppo, restano poche pagine alla fine.
A loro si accompagnano Sandra, la migliore amica di Sarah, e gli amici di Akira, Anna e Raoul.
Ai fini della storia hanno poco rilievo, si tratta di personaggi di contorno, che portano all'interno della trama delle sottostorie che distraggono da quella che è la principale. Ciascuno di loro ha un ruolo ben preciso. Sandra è l'amica che conosce più di tutti la protagonista e che si trova invischiata senza volere in un tradimento, mentre Anna e Raoul sono le persone più vicine ad Akira. A loro viene dato maggiore spazio nella seconda parte del libro, dedicando a loro anche un paio di capitoli dal loro punto di vista. Se da una parte il lettore è interessato a quello che hanno da dire, dall'altra quello che dicono non porta novità alla storia, che si limita a ribadire concetti già palesati altrove.
Il mio preferito? Raoul, l'unico che sembra vivere con leggerezza e in modo spensierato ciò che ha attorno senza troppo affanno.

Il mio giudizio: Un romanzo lungo, quasi quattrocento pagine che raccontano la storia d'amore di due ragazzi che cominciano a conoscersi. Un intreccio classico per una storia classica, facilmente intuibile considerando il genere presentato. A parer mio, per quello che ci viene narrato dall'autrice, potevano essere utilizzate un numero minore di pagine, in questo modo il romanzo sarebbe risultato più fluido senza togliere niente alla storia, che spesso risulta invece ripiegare su se stessa ribadendo sempre gli stessi concetti (lo studio, il fatto che Linda sia una ragazza a cui piace divertirsi, che il padre delle protagoniste sia uno che ama avere tutto sotto controllo...), o stagnando in situazioni che rallentano la lettura.
Ciò che avrei voluto era più romance. mi sarebbe piaciuto che i personaggi principali fossero più presenti, e lo sono, ma lo sono separati. Sarah e Akira vivono di brevi istanti insieme prima di perdersi nuovamente nella vita di tutti i giorni. Ho rincorso per tutto il libro il loro amore, la loro voglia dividersi, di cercarsi. La loro storia invece procede a singhiozzi. Mi sarei aspettavo una maggiore discesa nell'animo dei protagonisti, mi aspettavo che Akira prendesse ad esempio il mister della palestra che frequenta (non proprio uno stinco di santo neppure lui), creando un parallelismo con l'abbandono del padre, ma questo non accade mai, instaurando invece un rapporto conflittuale e quasi adolescenziale con il padre di Sarah. Sarah incarna lo stereotipo della ragazza modello che rivoluziona la sua vita non appena si innamora, vivendo sulle nuvole. Akira, nonostante sia più adulto si comporta da ragazzino, reagendo alle situazioni scappando in sella alla moto per non affrontare quello che ha davanti. Quando lo fa, lo fa con la persona sbagliata.
L'apparizione improvvisa di una lettera fa virare la storia, un elemento mai citato prima mette in moto il cervello del lettore che unisce i puntini, giungendo così alle sorti finali del libro ben prima dell'esaurirsi delle pagine. Peccato.
Aspettando te ha un ottima idea di base e, proprio perché la sua storia è facilmente prevedibile, andava pensata in maniera differente. Un amore platonico più che fisico, che ha molto spazio a sua disposizione, ma che non frutta fino alla fine.

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