giovedì 6 ottobre 2016

Sotto la sabbia, di Luca Masini

Titolo: Sotto la sabbia
Autore: Luca Masini
Pagine: 136
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La trama: Sotto la sabbia si trova il passato di una famiglia, un tempo personale e collettivo con il quale il protagonista , Fabio, non può non fare i conti, soprattutto perché si trova in un momento decisivo della sua vita. Fabio si trova nella casa di famiglia, luogo reale (Viale Canova n. 23) e luogo dell’anima, deciso a venderla al miglior offerente, ma sembra che la casa non possa lasciarlo andare prima che il passato, custodito in essa, non sia del tutto dissotterrato, svelato, attraversato ancora e ancora. Così, attraverso il sovrapporsi di diversi e molteplici piani temporali, la storia emerge lentamente nei brevi capitoli, dedicati ognuno a un personaggio della vita di Fabio.


La recensione

Questa breve storia è la storia di Fabio, un uomo adulto in viaggio per tornare a far visita alla casa dove ha passato la sua infanzia e la sua adolescenza, prima che questa venga venduta. Fabio ha appuntamento con una persona, di cui inizialmente il lettore non conosce l'identità, e siccome è ancora presto decide di tornare nuovamente in quella casa per rivedere i luoghi a lui cari.
Una volta dentro comincia a vagare per le stanze, rivedere i luoghi della sua crescita, quelli che l'hanno reso quello che è adesso, risente le voci di quando sua madre chiamava lui e suo fratello per andare a cena, rivive situazioni familiari che erano sopite all'interno della sua memoria e che aspettavano quel piccolo tour per tornare in superficie.
In quei posti, rivedendo oggetti e mobili che gli sono appartenuti, prendendo nuovamente in mano antiche fotografie che lo ritraggono assieme a Vincenzo o agli amici con cui giocava, scaturiscono i ricordi che danno vita ai capitoli, dedicati ognuno a momenti differenti della sua vita.

Lo stile dell'autore è narrativa allo stato puro, le pagine del libro scorrono trasportando il lettore a spasso nel tempo, fornendogli dettagli della vita di Fabio e della sua famiglia, affrontando le varie tematiche in maniera differente a seconda dell'età del protagonista. Se inizialmente ciò che leggiamo ha contorni un po' più sfumati perché Fabio ha otto anni ed è impegnato a giocare a Subbuteo con gli amici di sempre, nella seconda parte del libro lo vediamo fare ragionamenti arguti, chiedersi che cosa farà da grande, affrontare la sua prima situazione sentimentale, e gestire il distacco con la parte infantile del suo Io.
Le parole utilizzate non risultano mai di troppo, sono essenziali, quasi mai descrittive, ma usate in modo da portare sempre avanti la narrazione in modo deciso. Non vi sono parole difficili, tutto quello che viene detto viene fatto nella maniera più semplice possibile, come quando leggiamo Calvino.

Le tematiche sono quelle legate all'ambito familiare e a quello delle prime esperienze. Numerosi sono i ricordi legati alla famiglia e ai suoi componenti, a come essa abbia affrontato la crescita e il distacco di Fabio e Vincenzo, a come si intuisca che non sempre le cose sono andate come tutti speravano, a come i rapporti tra i genitori di Fabio e il nonno Osvaldo si siano fatti più freddi, a come l'amica Erika abbia dovuto affrontare una vita difficile con il padre che le ha sempre imposto il suo modo di vivere.

Il mio giudizio: Quando iniziamo a leggere un libro di questo tipo dobbiamo essere pronti a quello che possiamo trovarci di fronte, ma allo stesso tempo lasciarsi trasportare dalle sue atmosfere e dai suoi accadimenti. Molte sono le cose che vengono narrate in Sotto la sabbia e molti sono i pareri dei possibili lettori, ho trovato molto interessante l'utilizzo di luoghi e oggetti per dare liberà alla memoria, quasi fossero oggetti di scena in attesa di essere portati nuovamente sul palco della vita.
Attraverso di essi viviamo la vita di Fabio e con lui ripercorriamo ciò che ha fatto e quello che ha passato, non tutti gli argomenti trattati vengono però narrati con la stessa intensità o la stessa serietà, questo un po' mi è dispiaciuto. Ci sono stati poi momenti in cui avrei voluto una narrazione più lunga e più descrittiva, in modo da scendere un po' più in profondità e assaporare in maniera diversa la situazione che avevo di fronte. Le immagini evocate, appunto, hanno la durata e la consistenza di un sogno, un ricordo, proprio come se fosse il lettore e non Fabio, a ri-vivere  quella storia.
Velocità e immediatezza come scelta dell'autore per far sì che tutto inizi e finisca come un cerino che brucia.
Breve, intenso e luminoso.

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