lunedì 4 luglio 2016

Lettere fra l'erba, di Clara Cerri

Titolo: Lettere fra l'erba
Autore: Clara Cerri
Editore: Lettere animate
Pagine: 409
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La trama: Isabella cerca di ricostruire il volto di una madre che non ha mai conosciuto dai ricordi degli amici di lei, dalle lettere di un'amica lontana, dallo stesso bisogno di amore e di bellezza che sente crescere dentro di sé. Lentamente si farà strada tra i rimorsi e i silenzi di suo padre e di tutti quelli che la circondano, attraverso momenti di rabbia e di sconforto, per trovare la sua verità su Ilaria, sua madre, e sulla storia d'amore che ne ha segnato la vita.


La recensione

La storia: Questa è una storia particolare.  La storia di Isabella e di sua madre, morta quando lei era ancora piccola. Isabella non l'ha mai conosciuta veramente e crescendo si porta dietro il vuoto di questa mancanza. Vive a Roma col padre Vincenzo, sempre perso dietro al suo lavoro di medico. Isa comincia a fare teatro e conosce Antonio, il regista di un nutrito gruppo di ragazzi che sta mettendo in scena Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare. Complice Antonio, che sembra conoscere Isa più del dovuto e il ritrovamento di alcune lettere di una certa Emanuela, la ragazza inizierà a scavare nel passato di sua madre, un passato che riguarda anche lei perché ne fa parte. Un passato tenuto nascosto per vari motivi e una verità sconcertante che riporta in vita avvenimenti accaduti più di sedici anni prima, a quando sua madre era giovane e assieme al suo gruppo di amici conobbe suo padre...

La struttura e il linguaggio: L'autrice presenta una storia sfaccettata, una storia divisa in due. Da una parte abbiamo Isabella nel presente e le vicende che la portano a contatto lentamente con il mondo del teatro e la possibilità di scoprire chi era sua madre attraverso delle lettere, dall'altra abbiamo tutta quella serie di eventi che si intrecciano nel passato e che aiutano il lettore a comprendere come siamo giunti alla situazione attuale.
Un alternarsi tra presente e passato quindi, due fili narrativi che si uniscono e si dividono in maniera sapiente che danno modo di entrare a piccoli passi all'interno del racconto, arricchendolo ogni volta con dettagli e personaggi sempre nuovi.
Il linguaggio utilizzato fa spesso uso di dialoghi dalle battute serrate e dal ritmo incalzante, quasi a voler ricreare lo stesso ritmo che propone un testo teatrale a cui si fa spesso riferimento. Le descrizioni non sono veramente descrizioni, ma più monologhi che interrompono il classico incedere della storia per dare sfogo all'interiorità dei personaggi. Elemento questo che può piacere oppure no, ma che senz'altro colpirà coloro che amano perdersi tra i meandri dei sentimenti e degli stati d'animo tormentati.

I personaggi: Non ci sono personaggi protagonisti secondo me, anche se questi si potrebbero ridurre a Isabella, Ilaria e Antonio. Lettere fra l'erba è un romanzo corale, dove tutti i personaggi con cui veniamo a contatto hanno un proprio ruolo. Non ci sono piccoli o grandi protagonisti, non ci sono eventi più centrali di altri che mettono in gioco qualcosa di più importante o meno, a parte la causa di morte della madre di Isabella. Il lettore si trova di fronte ad una scacchiera dove i personaggi che fanno parte del passato e del presente di Isabella giocano una partita con loro stessi mettendo in gioco le loro vite, pronti a rivangare il passato anche se è doloroso, incuranti di un futuro incerto che potrebbe mandare in pezzi quello che hanno costruito. Persone disposte a sacrificarsi, persone autentiche, vere, che mostrano come la vita possa cambiare e come il passato si ripercuota sempre sul presente e sulle generazioni future come nella storia di Edipo.

I temi: Ciò che più colpisce, come anche in ogni rappresentazione che si rispetti, sono i retroscena. Tutto quello che accade ai personaggi ma non viene esplicitato è la vera spinta che manda avanti la narrazione. Il tema principale è l'abbandono fisico. Isabella viene lasciata da sua madre quando lei è ancora piccola. Una bambina che perde la madre e non ha nessuno a cui aggrapparsi se non un padre che decide di mandarla in collegio per studiare. Un duplice abbandono per una ragazza che ha bisogno solo di qualcuno che le stia vicino per superare il senso di solitudine che la attanaglia.
Un romanzo che ha al suo interno anche l'amicizia che gli amici di Ilaria ci presentano in maniera chiara e sincera, dove possiamo trovare gelosie, malumori, invidie, dubbi, ma anche un profondissimo legame che nasce dai tempi delle superiori e che si protrae all'età adulta. Un esempio di come dovrebbero essere i rapporti tra persone, che riescono a superare i loro problemi semplicemente parlandone e senza tenersi dentro nulla. Ciò che viene celato infatti, ossia la gravidanza di Ilaria a Antonio e Vincenzo, non ha un esito positivo, Isabella nasce ma da quell'istante le sorti di tutti loro cambiano radicalmente innescando una serie di eventi disastrosi. Ilaria infatti è colei i cui rapporti con gli altri e le cui azioni hanno forti ripercussioni nella sua vita perché è l'unica della sua cerchia a vivere intensamente e fino alla fine.
Troviamo inoltre lo scontro generazionale, l'eterna lotta tra i giovani e quelli che da tempo hanno passato l'età della giovinezza. Isabella per ritrovare suo padre è costretta a ripercorrere la vita di sua madre fino alla sua morte per comprenderlo. Un continuo svelare di rapporti interrotti, di bugie e di sofferenze, porteranno però i due a mettersi a confronto e a comprendere che quello che hanno adesso li ha cambiati e che non si torna indietro dalla morte. È questo l'argomento che permea tutto il libro.

Il teatro: Da amante di teatro qualche sono ormai da anni non ho potuto che apprezzare quanto ho letto. Una storia di vita, che potrebbe essere quella di ciascun lettore, che si fonde con quella del palcoscenico. Tra queste pagine troviamo forbite citazioni da Shakespeare e dei maggiori esponenti del panorama teatrale classico. Assistiamo alla messa in scena di uno spettacolo dalla ricerca degli attori, all'ideazione delle scene, dall'organizzazione delle scene e del trucco. Dettagli che solo uno che ha praticato quest'arte può riconoscere e rivedere. Io stesso ho partecipato a una messa in scena di Sogno di una notte di mezza estate, capite bene come posso essermi sentito nel rileggere stralci di copione che per mesi ho studiato e analizzato...

Il mio giudizio: Consiglio la lettura di questo libro in questa estate appena iniziata. Clara Cerri ha costruito una storia in grado di farsi apprezzare dal vasto pubblico, sia da coloro che sono scettici riguardo alla narrativa, sia a coloro che sono abituati a letture massicce. Lettere fra l'erba è un libro abbastanza lungo, la cui unica pecca è forse quella di perdersi nei troppi a parte dei personaggi e distogliere momentaneamente l'attenzione dall'argomento centrale, ma nel complesso la storia regge e si fa apprezzare, regalando momenti di puro pathos.

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