martedì 26 gennaio 2016

After, di Anna Todd // Volume primo

Titolo: After
Serie: 1# After
Autore: Anna Todd
Editore: Sperling&Kupfer
Pagine: 425

La trama: Ambiziosa, riservata e con un ragazzo perfetto che l'aspetta a casa, Tessa ama pensare di avere il controllo della sua vita. Al primo anno di college, il suo futuro sembra già segnato: una laurea, un buon lavoro, un matrimonio felice... Sembra, perché Tessa fa a malapena in tempo a mettere piede nel campus che subito s'imbatte in Hardin. E da allora niente è più come prima. Lui è il classico cattivo ragazzo, tutto fascino e sregolatezza, arrabbiato con il mondo, arrogante e ribelle, pieno di piercing e tatuaggi. È la persona più detestabile che Tessa abbia mai conosciuto. Eppure, il giorno in cui si ritrova sola con lui nella sua stanza, non può fare a meno di baciarlo. Un bacio che cambierà tutto. E accenderà in lei una passione incontrollabile. Una passione che, contro ogni previsione, sembra reciproca. Nonostante Hardin, per ogni passo che fa verso di lei, con un altro poi retroceda. Per entrambi sarebbe più facile arrendersi e voltare pagina, ma se stare insieme è difficile, a tratti impossibile, lo è ancora di più stare lontani. Quello che c'è tra Tessa e Hardin è solo una storia sbagliata o l'inizio di un amore infinito? Che sia davvero questo l'amore?


La recensione

Bene, ci siamo.
Come forse qualcuno di voi ricorderà ho raccolto la sfida di un lettore e ho accettato di leggere questo libro. Il primo di una serie di cinque. Ho iniziato facendo qualche ricerca in rete, scoprendo che l'autrice Anna Todd ha preso ispirazione dal cantante della boyband One Direction per il protagonista della storia, e che tutto quanto è nato grazie a Wattpad, dove scriveva un capitolo alla volta incoraggiata dai suoi lettori per la maggior parte poco più che adolescenti...

La storia di cui si parla è molto semplice.
Abbiamo a che fare con due persone che inizialmente si odiano e che finiscono per innamorarsi. Lei è la classica ragazza per bene, lui il bello e cattivo. Il soggetto è chiaramente qualcosa di già visto, ma non è questo di cui vorrei parlare. Il mio discorso si estende a tutto il resto.
Theresa, così si chiama la protagonista, approda all'università accompagnata dalla madre iperprotettiva e dal fidanzato di sempre. Lei è una abituata a programmare tutto quanto, ogni ora della sua vita. Il suo futuro è già scritto. Adesso però deve fare i conti con la realtà, prendere confidenza con un nuovo ambiente, una compagna di stanza, e ovviamente tutte le nuove amicizie legate al caso.
Quando però Tess incontra Hardin il suo mondo va in frantumi e tutto quello in cui ha sempre creduto non esiste più. Immancabilmente ne resta affascinata, non le resta quindi che corrergli dietro compromettendo il rapporto che ha con Noah, il suo ragazzo....

I personaggi
Tutti coloro che ruotano attorno ai personaggi principali di Tessa e Hardin non hanno nessun tipo di spessore. Steph, Zed, Jace, Molly e tutto il gruppo di amici di Hardin restano per lo più dei nomi, il cui carattere e le cui esperienze non vengono mai messe in luce dall'autrice. Perché? Ammetto che un paio di loro, Zed e Molly, mi hanno pure incuriosito per quello che fanno e quello che dicono, peccato vedere che per il momento sono state date 400 e rotte pagine di spazio solo ai protagonisti.

Theresa, o Tess che dir si voglia, cosa dire di lei? E' lo stereotipo della ragazza per bene, cresciuta nell'ovatta finché un bel giorno cade dal pero. Benvenuta nel mondo!! Diciotto anni sono un po' tanti per mettere piede fuori casa per la prima volta...ma meglio tardi che mai, no? Quello che le accade è quello che succede a milioni di ragazze come lei, solo che Tess ci arriva 10 anni dopo. Avete presente la prima cotta, la prima sbandata per il ragazzo che ci chiude la porta in faccia? Ecco, quella. E' comprensibile che la poverina ad un certo punto inizi a non capire più niente di quello che le capita. Abituata a stare a casa col fidanzatino sul divano a vedere vecchi film, si ritrova ad essere costretta a partecipare a feste dove la gente arriva già ubriaca e fa sesso nella prima stanza libera che trova. Cresciuta col mito di Elizabeth Bennet resta, ovviamente sconvolta dalla promiscuità che dilaga nell'ambiente universitario. Scusa tanto Tess ma nessuno di aveva detto che fuori non c'è la brughiera inglese dove andar a passeggiare?
Quello che mi ha sorpreso, e sconvolto allo stesso tempo, è come viene descritta l'ingenuità di questa ragazza. L'autrice per delinearne il contorno la disegna come una maniaca del controllo, abitata a segnare tutto, a scrivere tutto, a prendere nota di ogni cosa. Ha alle spalle una madre con un carattere spigoloso e ben poco estroverso, che sogna per la figlia un futuro come il suo, coronato da un matrimonio coi fiocchi con un ragazzo di buona famiglia. Tess non veste alla moda, porta gonne lunghe e camicette. Dove siamo negli anni '50? Non pronuncia parolacce, quando le sente resta a bocca aperta. Sta da due anni con un ragazzo e si sono solo baciati perché....LORO aspettano il matrimonio. 
Dispiace vedere le caratteristiche di questa ragazza. Dispiace perché con tutto questo l'autrice cerca di giustificare quella che è, cerca di farla apparire in un certo modo a gli occhi dei lettori. La vuole, vulnerabile e indifesa, sottomessa. Tutto questo per non dire qual'è il vero motivo per cui Tessa sia in questo modo. Il reale motivo per cui va fuori di testa non appena incontra qualcuno che davvero le piace, e il motivo per cui sua madre sia in quel modo. 
Non starò a dirlo adesso per non sciupare quell'alone di empatia che Tess sicuramente avrà creato con le giovani lettrici di questo libro.

Hardin. Capitolo a parte. Non capisco, a parte forse i tatuaggi su tutto il corpo, cosa ci trovi Tess in lui. Le informazioni che ci vengono fornite sono poche e frammentarie, al punto che non ce la facciamo ad avere una chiara idea di lui. A parte l'essere belloccio, e per questo accattivarsi i numerosi sguardi delle ragazze, l'ho visto come un sociopatico attaccabrighe donnaiolo incapace di sostenere una conversazione senza alzare la voce e andarsene sbattendo porte e finestre. 
E questo sarebbe il comportamento di uno che dovrebbe farci innamorare perdutamente? Il comportamento di uno che studia letteratura inglese all'università e che ha letto mucchi di libri? No. Non ci siamo. Siamo lontani ere geologiche dal paragone che l'autrice si azzarda a fare in modo parecchio esplicito con Mr Darcy.
Lui come Tessa, non a caso si innamora di lei, ha dei problemini che sarebbe il caso di risolvere quanto prima. Questo però non credo succeda in tempi brevi, altrimenti la Todd cosa avrebbe scritto nei restanti QUATTRO libri?

Cosa accade quando Tessa e Hardin sono insieme? Facile immaginarlo quando si hanno per le mani un'adolescente curiosa e un ragazzotto che sembra avere problemi a tenerlo nei pantaloni!
Vi prego, non fatemi commentare quando lui gli chiede "Hai mai visto un cazzo?" oppure quando lei fa sesso orale per la prima volta con tanto di spiegazione passo passo. Dai. Non voglio nemmeno chiedermi perché lei si ostini a correre dietro a uno che la tratta male per tutta la durata del libro, sinceramente non lo so. Nella vita reale se uno non ti considera, te ne fai una ragione e...cambi!

Il tema è qualcosa di eccezionale.
Nella quarta di copertina viene detto che i libri che hanno aiutato l'autrice nella stesura del libro sono stati Twilight e Cinquanta sfumature. Tesoro...si vede! Si vede eccome! In After 1 assistiamo alla fusione dell'essere sprovveduti tipico di Bella Swan quando si innamora di Edward Cullen e alla stessa frenesia di togliersi mutande e reggiseno di Anastasia Steele non appena Christian Grey si morde il labbro!
Non c'è quindi un vero tema portante della vicenda. Niente che non sia già stato detto in altro modo, in modo più semplice e deciso, e soprattutto detto in maniera meno volgare di come la Todd abbia fatto. Pare che la versione originale fosse pure più esplicita...ora io dico, vogliamo davvero sapere quante volte gli adolescenti si masturbano e di quante sbornie riescono a prendere in una settimana? Perché alla fine di questo, e solo questo, di parla.
Dai.

Il mio giudizio non è molto positivo. La storia è banale e trascinata all'inverosimile per una miriade di pagine che raccontano ben poco. Le situazioni che si presentano di volta in volta sono sempre uguali a loro stesse, scenate da mercato ortofrutticolo e serate passate a ubriacarsi. Ma davvero vogliamo pensare che la vita universitaria sia questa? Davvero vogliamo farci raccontare che l'amore vero è quello per una persona che conosciamo appena e che passa le sue giornate a piantare grane in giro? Solo una ragazza giovane può credere a quello che questo libro racconta, restare abbagliata dalla bellezza e affascinata dai modi irruenti di Hardin. Solo un pubblico giovane può aver reso cliccatissimo il capitolo dove si narra il primo rapporto sessuale (devo dire pure in maniera triste e squallida) dei due. Questo mi ha fatto ridere. Ridere per come vengono narrate le cose e per come appaiono. Ridere per il fatto che a 18 anni si pensi già di andare a convivere.
Ridere perché anche in questo caso tutto si riduce a delle mutande che scendono e a come una ragazza, giovane e inesperta, perde di vista tutto il resto.

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