giovedì 26 febbraio 2015

Recensione: Feras Infernalis, di Uberto Ceretoli // Secondo episodio della serie "Infernal Beast" edita da Dunwich Edizioni

Titolo: Feras Infernalis
Serie: #2 Infernal Beast
Autore: Uberto Ceretoli
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 83
Prezzo: 0.99 euro

La trama: Ti chiami Adamo. Odiavi gli ibridi. Ora sei uno di loro. La tua fidanzata ti ha denunciato. La tua famiglia ti ha venduto. Ti portano all'Inferno, l'Accademia dove gli ibridi si affrontano per diventare Cacciatori o schiavi. Puoi contare sulla tua mutazione ma hai una possibilità per risorgere. Una soltanto.

La recensione: Conclusa la lettura del secondo episodio dedicato alle Bestie Infernali di cui Libera i cani di Veronica Tomasiello è stato l'incipit.
L'ambientazione del primo episodio, nonostante abbia sempre letto poco vicende dedicate a bestie enormi, mi è piaciuta così tanto che sono contento di averla ritrovata anche in questo secondo lavoro a loro dedicato.
Il primo narrava di Dana, una Cacciatrice al servizio di un padrone, che si guadagnava da vivere catturando creature mostruose per il solo piacere di chi era disposto a comprarle per farle combattere nelle arene. Macabro divertimento di una società in declino.
Questo secondo episodio arricchisce la storia ancora di più. Stavolta ci troviamo a Roma, luogo dove da sempre avvengono combattimenti per fini ludici, in compagnia di Adamo e la sua ragazza. Un rapporto tanto passionale quanto strano. Lei appassionata di scontri, lui quasi disinteressato la accompagna per compiacerla. Per Adamo le cose sono sempre andate bene, teneva gli ibridi a distanza, forse per nascondere la sua vera natura. Adesso però le cose sono cambiate, la fidanzata ha scoperto chi è veramente e l'ha denunciato gettandolo tra le braccia di strani individui che affermano di volersi prendere cura di lui.
Adamo è finito su un treno diretto a Napoli, diretto verso la più famosa accademia per Cacciatori, dove, assieme ad altri ibridi come lui, sarà sottoposto a una dura prova per capire se è tagliato per la caccia oppure per la schiavitù. Adamo è spaventato, spaesato e totalmente alla mercè di coloro che si credono più potenti. L'iniziazione consiste nello scontrarsi con altri compagni per capire chi è il più forte seguendo regole semplici e brutali. L'esito della sua prova non è così positiva e il ragazzo viene ingaggiato come aiuto cuoco e servo nelle cucine dell'accademia, destinato a venir deriso e sbeffeggiato dai compagni. Un bel giorno però Adamo, stanco di essere trattato in quel modo, decide di liberare il suo vero essere, accattivandosi la simpatia di uno dei suoi insegnanti che decide di formarlo in ogni caso come fosse un Cacciatore, prendendolo sotto la sua ala...
Prende così il via la Caccia, che porta Adamo e il suo mentore all'esterno, in luoghi selvaggi e inesplorati alla ricerca delle più colossali e feroci Bestie Infernali. Ben presto però si accorgono che non sono gli unici a cacciare e la prova finale per capire se Adamo è davvero tagliato per quella carriera rapida avanza...

Sono ripetitivo e me ne rendo tremendamente conto, ma qualcuno di voi sa dirmi come mai quando qualcosa ti prende finisce sempre troppo presto? Oppure sono io che leggo a una velocità tale che le pagine non mi durano? Anche in questo caso di fronte all'episodio narratoci da Uberto Ceretoli mi trovo nelle medesime condizioni. La sua narrazione è capace di far volare l'immaginazione del lettore per proiettarlo nella Napoli del futuro, dove ormai non esiste più niente se non la distruzione più totale. Quello che personalmente ho apprezzato, motivo principale del mio giudizio positivo, è l'immediato ritrovarmi nei comportamenti e nel modo di pensare del protagonista Adamo. Nonostante porti un nome importante, che successivamente nel corso della storia verrà immancabilmente legato a una ragazza chiamata Eva, quello che si percepisce è il suo essere un ragazzo come tanti, vittima forse di una società che non fa per lui. Semplice, disponibile e totalmente puro d'animo viene colpito invece duramente da quello che gli sta intorno, metafora di un ambiente ostile incapace di accettare una diversità che porterebbe all'apertura mentale e quindi al progresso. Credo fermamente che il ritrovarsi in uno dei personaggi dopo solo qualche riga conti quasi il 90% per la riuscita di un'opera.

L'autore di questo racconto riesce a creare l'ambientazione con l'ausilio di pochissime righe. Una scrittura d'impatto, senza fronzoli, che non ha bisogno di lunghe descrizioni per trasmettere il mood della storia, ma concentra tutto quanto in un mix dal sapore forte. Parole semplici ma dal grande significato a testimonianza del fatto che non c'è bisogno di usare  per forza vocaboli ricercati per stupire e sortire un grande effetto. Basta crederci. Sono dell'idea che quando un autore ha a disposizione uno spazio pressoché limitato e si debba legare a una certa storia, deve lavorare sodo per mantenere la mente del lettore in quel luogo, Uberto Ceretoli lo fa con una maestria, ci accompagna durante questo viaggio. E ci tiene la mano, aggiungendo mattone dopo mattone altri particolari per una saga che ha del potenziale.
Un libro che secondo me vale la pena leggere, legato all'episodio precedente, ma fruibile anche separatamente senza perdersi nessuna delle emozioni che trasmette.
Siamo disposti a lottare per difendere quello che siamo davvero? Pagine che narrano di diversità, ingiustizia, paura e pentimento, ma anche di coraggio e vendetta. Una spinta ad essere quello che siamo fino alla fine, ad andare incontro al nostro destino, a venire a patti con chi vuole vederci a terra e ci ha deriso. Tutti quanti abbiamo degli artigli pronti da sfoderare...basta trovare il momento adatto.

Possono cliccare QUI tutti gli interessati a leggersi il libro.

domenica 22 febbraio 2015

Recensione: A un passo dalla vita, di Thomas Melis

Titolo: A un passo dalla vita
Autore: Thomas Melis
Editore: Lettere animate
Pagine: 326
Prezzo: 0.99 euro

La trama:  È una Firenze fredda, notturna e mai nominata quella che fa da palcoscenico alla storia di Calisto e dei suoi sodali, il Secco e Tamagotchi. La città è segnata dalla crisi globale, dietro l’opulenza pattinata del glorioso centro storico si nasconde la miseria dei quartieri periferici. Calisto è intelligente, ambizioso, arriva dal Meridione con un piano in mente e non ha intenzione di trasformarsi in una statistica sul mondo del precariato. Vuole tutto: tutto quello che la vita può offrire. Vuole lasciarsi alle spalle lo squallore della periferia – gli spacciatori albanesi, la prostituzione, il degrado, i rave illegali –, per conquistare lo scintillio delle bottiglie di champagne che innaffiano i privè del Nabucco e del Platinum, i due locali fashion più in voga della città. Calisto vuole tutto e sa come vincere la partita: diventando un pezzo da novanta del narcotraffico. Cupamente, nella rappresentazione di un dramma collettivo della “generazione perduta”, schiava di un sistema socioeconomico degenere e illusa dalle favole di una televisione grottesca, si snoda questa storia di ingiustizie e tradimenti, ma anche di amicizie e amori forti tragicamente condannati. Perché il male non arriva mai per caso e la vita non dimentica mai nulla, non perdona mai nessuno.

La recensione: Detto fra noi quando ho iniziato a leggere questo libro, che gentilmente l'autore mi ha invitato, non sapevo che cosa aspettarmi. Sono solito informarmi poco sui miei autori al fine di non venire condizionato nel giudizio. Così ho iniziato a leggere A un passo dalla vita di Thomas Melis.

Sono rimasto letteralmente colpito dal preludio, leggendo di una madre in ansia in attesa fuori dall'ufficio del preside della scuola del figlio, mi ha fatto scattare subito l'immaginazione. Mi sono gettato subito sulla storia, bramoso di scoprire come si era evoluta la crescita di un bambino dalle grandi doti intellettive ma che ogni tanto creava qualche problema.
E' la storia di Calisto, un giovane a caccia di un futuro nell'Italia dei giorni nostri. Giorni difficili, in una realtà che offre moltissime cose ai giovani che sanno coglierle nel giusto modo. Fuggendo da una realtà che gli sta stretta Calisto, ragazzo dalle grandi capacità e dalla mente arguta, approda a Firenze,  e assieme alla sua combriccola spaccia droga nel panorama scintillante e patinato della città, panorama che lui stesso ammira e di cui vorrebbe fare parte. Ma non è solo questo, Calisto è anche uno studente universitario alla facoltà di economia, studia per costruirsi quel futuro che però sembra scivolargli di mano, e rimanda, non avendo più fiducia in quello che gli sta davanti.

La storia che abbiamo di fronte ci porta sopra un ottovolante, saliamo in macchina con Calisto, assistiamo ai festini a base di droga, ai regolamenti di conti tra bande, a come si diventa un vero signore del narcotraffico. I frequenti cambi di ambientazione e il ritmo così serrato immergono il lettore fino al collo nella storia, quasi fosse anche lui un componente della banda, tutto questo però a scapito dell'approfondimento psicologico dei personaggi. La narrazione procede a velocità supersonica, ma alla fine chi è Calisto? Cosa lo ha spinto ad essere lo spacciatore che è? Calisto è un ragazzo che vuole far carriera, che vuole tutto e lo vuole subito. Ma non ha scelto la strada più onesta di questo mondo. Abbagliato dall'abbigliamento griffato e dalle luci delle discoteche più frequentate della città si muove nel sottobosco malavitoso per soddisfare i bisogni dei suoi svariati clienti, per cogliere ogni occasione di guadagno, soldi facili. In perenne lotta col sistema e con chi comanda combatte la sua lotta a modo suo, a colpi di grammi di bamba.
Attorno a lui ruotano gli amici e colleghi che lo assistono e lo spalleggiano. Un gruppo di uomini e ragazzi come lui invischiati nel medesimo ambiente, persone di cui si sa poco o niente.
Fra tutti loro spicca Holli, una studentessa impegnata socialmente, che si invaghisce di Calisto e prova a farlo ragionare sull'impegno che uno si prende studiando, che gli suggerisce un modo per tornare ad aver fiducia in quello che fa e nel mondo in cui vive. Holli non è altro che un'immagine salvifica, un faro nelle tenebre a cui Calisto non riuscirà mai ad aggrapparsi fino in fondo.
Un'altro dei personaggi importanti della storia è Beatrice, ex fidanzata del nostro protagonista, la cui storia finita male anni prima ha portato i due ad allontanarsi. Quasi sul finale Beatrice compare a casa di Calisto. Forse per redimere lui, forse per redimere se stessa, oppure semplicemente per fare sfoggio dell'enorme divario tra loro. Così come arriva torna a dileguarsi e a far parte ancora una volta del passato del ragazzo...

Un messaggio strano quello che l'autore del libro vuole dare al lettore. Racconta la storia di un ragazzo che ci viene presentato con tutte le migliori intenzioni, ma che poi crescendo finisce per diventare schiavo della cocaina e del Dio denaro. Melis ci racconta di un ragazzo che vuole far qualcosa nella vita, che vuole arrivare, che critica in modo costruttivo quello che gli sta attorno, un ragazzo che vuol dare una scossa al suo paese perchè quello che vede non va bene. Come mai allora quello che Calisto si mette a fare va contro tutto questo? Perchè nonostante le buone idee non riesce mai a voltare pagina e fare qualcosa di davvero utile per se stesso, ma rimane sempre "a un passo dalla vita"? Un ragazzo dai sani principi ma corrotto dal denaro e dal mondo di facciata che lo circonda, fatto di cose futili ed effimere, che lo portano a scivolare nell'abisso trascinando tutto quanto. La soluzione al voler diventare qualcuno è davvero quella più breve suggerita dall'autore? Ovviamente no, ma nel nostro caso la vita dissoluta sembra non esserci scampo.
Letta la prefazione mi sarei aspettato di vedere l'arguzia del protagonista affiorare anche l'età adulta, ma questo non succede. Assistiamo invece al progressivo declino della sua vita, al tradimento di quelli che sembravano suoi amici e all'abbandono delle poche persone che gli volevano bene.

Un libro scritto bene senza ombra di dubbio. Un uso eccellente del linguaggio, arricchito dai numerosi slang  e dialetti che abbracciano l'Italia intera di cui l'autore ci mette a parte. Peccato per la  trama che è quella che forse, in quest'opera di Thomas Melis, ne risente maggiormente a causa delle situazioni che spesso si ripetono sempre allo stesso modo e con lo stesso ritmo...

Coloro che fossero interessati a leggere A un passo dalla vita può cliccare QUI.

giovedì 19 febbraio 2015

Novità in pubblicazione della Dunwich Edizioni, un tripudio di horror e paranormal romance

Ciao a tutti carissimi lettori, quest'oggi interrompo il mio flusso inarrestabile di recensioni per rendervi partecipi delle novità pubblicate dalla Dunwich Edizioni, casa editrice che come ormai sapete è specializzata in horror, thriller e mystery tutto mede in Italy.
Iniziamo la carrellata:

Titolo: Avventura Alla Stazione di Servizio
Autore: Pietro Gandolfi
Pagine: 62
Genere: Horror
Prezzo: 0,99

La trama: Nathan è un bambino come tanti; ha un padre, una madre, forse qualche sogno nel cassetto. È un normale pomeriggio per lui e, anche se è costretto a trascorrerlo nei pressi di quello squallido diner, nulla lascia intendere quanto una manciata di ore si dimostrerà importante per il suo futuro. Nathan scoprirà il valore della propria indipendenza, il piacere dell’amicizia e forse persino l’amore. E il sesso... un mondo nuovo ai suoi occhi ancora innocenti. Ma verrà a conoscenza anche del lato oscuro dell’uomo e forse si perderà nel vortice generato dalla sua violenza. Dopo quel pomeriggio, Nathan non sarà mai più lo stesso:crescerà fino a diventare una persona migliore, di sicuro diversa e, chi può dirlo, forse addirittura un uomo. Perché in fondo la sua strada è solo all’inizio. Avventura Alla Stazione di Servizio è un racconto di formazione, è il percorso di dannazione di ognuno di noi.

Titolo: Lovecraft’s Innsmouth
Autore: Claudio Vergnani
Serie: Cthulhu Apocalypse
Genere: Horror
Pagine: 110
Prezzo: € 0,99 (gratis per kindle unlimited)

La trama:... si trattava semplicemente di accompagnare il professor Franco Brandellini (questo il nome del cliente) per una settimana in una cittadina per turisti sulle coste del Massachusetts, dove era stata ricostruita a uso e consumo dei gonzi (questa invece la spiegazione di Vergy) la Innsmouth del racconto The Shadow Over Innsmouth di H.P. Lovecraft. Il nome della struttura era, nella sua grande originalità, Lovecraft’s Innsmouth. «Insomma», spiegò Vergy, «hanno costruito questa specie di Disneyland che rispecchia pari pari la città del racconto. Catapecchie cadenti, vicoli, l’albergo schifoso, la chiesa dell’ordine di quel... come si chiamava quello stronzo con lesquame con il quale i cittadini stringono il solito patto blasfemo?» Ritornai con la memoria ai tempi del liceo. «Dagon, direi. Lo aveva contattato un capitano del posto che era stato in non so quale località esotica e lì aveva saputo di questa creatura che, al prezzo modico di qualche sacrificio umano, avrebbe garantito pesce, oro e figa per tutti gli anni a venire.» «Giusto, una cosa così. Aspetta, questa ti piacerà: per le strade girano anche delle comparse truccate come gli abitanti del racconto. Dei rachitici che camminano arrancando, puzzano di pesce e al posto della faccia hanno un mascherone da merluzzo. Bene, ora tu non ci crederai, ma sembra che esistano molti appassionati di questa spazzatura e il nostro professore è uno di loro. E vuole fare un salto a godersi cotanta bellezza. Tu e io lo dobbiamo accompagnare e proteggere. Da cosa, non saprei.» «Sembra un compito abbordabile.» «Già. Il guaio è che dicevano così anche dello sbarco in Normandia.»

Titolo: Soulmates
Autore: Alessia Coppola
Genere: Paranormal Romance
Pagine: 52
Prezzo: gratuito
Blog: http://rebirthitredicigiorni.blogspot.it

La trama: Il volto di Gabrielle è l'unico ristoro per il cuore di Ayku, tramortito dalla rabbia e dal dolore per essere stato strappato dalla propria terra. Il loro amore infrange le barriere delle convenzioni e divampa come una fiamma. Ma accade qualcosa di inaspettato. Un Chronat si insinua nella vita di Ayku, costringendolo a un patto oscuro. La fine diventa principio.

Titolo: Un Assaggio di Dunwich 2
Autore: Eleonora Della Gatta, David Falchi, Alexia Bianchini, Claudio Vastano
Genere: Horror
Pagine: 110
Prezzo: gratuito fino al 18/2/2015, poi € 0,99

 Contenuto: L'antologia contiene quattro racconti completi:
 - "Quando il Sole Tace" di Eleonora Della Gatta
- "Il Forno" di David Falchi
- "Il Messaggero" di Alexia Bianchini
- "La Strada Per Dunwich" di Claudio Vastano

All'interno troverete anche gli incipit di "Fuori è Buio", "Nero Eterno", "Cronache Infernali", "Ragni".


Un momento di grandi novità che spaziano i generi più vari e capaci di soddisfare tutti i tipi di lettori. Ricordo quindi a tutti che è possibile acquistare i titoli sui principali siti specializzati o direttamente sull'eshop della Dunwich Edizioni.

A presto.

venerdì 13 febbraio 2015

Recensione: Libera i Cani, di Veronica Tomasiello // Primo episodio della serie "Infernal Beast" edita da Dunwich Edizioni

Titolo: Libera i cani
Serie: #1 Infernal Beast
Autore: Veronica Tomasiello
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 58
Prezzo: 0.99

La trama: Il Virus ha trasfigurato il volto della Terra e dei suoi abitanti. Le città sono in rovina, umani e animali sono stati decimati e trasformati in creature mostruose, le Infernal Beast. I Padroni, i membri della nuova classe dirigente, comprano le belve per le loro collezioni oppure per farle combattere nelle arene, inscenando orridi spettacoli di sangue che rappresentano ormai l’unica fonte di divertimento di un popolo in miseria. I Sacerdoti della Pioggia, fanatici decisi a rovesciare il regime in nome della libertà delle bestie infernali, tramano all’ombra degli anfiteatri. In una Praga divenuta l’ombra di se stessa, Dana è stata contagiata ormai da otto anni. Rifiutata dalla società e abbandonata persino dal fratello Aleksej, è stata costretta a rinunciare alla vecchia vita per diventare una Cacciatrice: come molti altri ibridi, cattura e rivende i mutati per guadagnarsi da vivere. Diversamente dagli altri, si è innamorata di una Padrona, Viktorie. Mentre assiste a uno scontro insieme alla donna, però, le cose cambiano. Fuori dall’arena scoppia una sollevazione a opera dei Sacerdoti della Pioggia, il primo focolare della rivolta. Quando i ribelli le propongono di unirsi a loro nell’inevitabile guerra che si prepara contro i Padroni, la Cacciatrice dovrà fare una scelta: salvare se stessa, accettando l’offerta degli insorti, oppure salvare Viktorie dalla loro sete di sangue. Ma quale tra le due fazioni è la vera artefice del conflitto e quale l’ignara vittima? Chi è il Cacciatore e chi la preda?

La recensione: Questo libro mi ha colpito fin dall'inizio, fin da quando non sapendo niente della storia ho iniziato a leggere la primissima pagina sul mio Kindle. Il libro di Veronica Tomasiello getta il lettore in mezzo all'azione da subito, proprio come fosse all'interno dell'arena di cui si parla nella storia.
Ci troviamo in un mondo devastato dalle guerre, in una Praga che non è più la stessa da quando una strana pioggia ha cambiato le sorti del mondo intero. Il mondo e la costei stessa sono divisi. Da una parte ci sono i mutati, umani il cui codice genetico è stato cambiato da un virus che ha modificato il loro corpo facendoli per metà animali, dall'altra i padroni, coloro che detengono il potere e il controllo della città.
Poi ci sono i cacciatori mutati che estromessi dalla normale vita sociale si guadagnano da vivere catturando i mostri che i padroni amano collezionare per vederli combattere nelle arene. Cacciatori di teste di esseri al servizio del sadico divertimento di una società che non ha più niente per cui valga la pena battersi.
Stavolta però le cose vanno in modo differente per Dana, viene invitata ad assistere a uno dei combattimenti da Viktorie, la sua padrona, proprio mentre fuori dal campo di gioco i ribelli hanno organizzato una rivolta ai danni dei ricchi. Dana viene catturata, separata dalla padrona verso cui sembra nutrire un sentimento particolare, e imprigionata e costretta alla fuga per non cedere al mondo corrotto che la circonda...

Pochissime pagine per il primo episodio dedicato alle Bestie Infernali. Poche pagine che catturano l'attenzione anche del lettore più diffidente: Chi legge questo mio sito sa perfettamente che da quando l'ho aperto non mi sono mai voluto soffermare in modo troppo tecnico sulle cose per non apparire noioso. In questo caso l'autrice non fa uno di un particolare stile, ma si limita a raccontarci la storia così com'è, ma lo fa in un modo che imprime un ritmo particolare alla sua narrazione. Le parole fluiscono dalla penna dell'autrice facendo nascere nel lettore un senso di appartenenza forte e deciso ai suoi personaggi. Un ritmo senza particolari sbalzi con situazioni giuste, situazioni e colpi di scena che valorizzano le pagine dense di una storia che avrei voluto approfondire in qualche modo. Capire fino a che punto è sottile la differenza tra gli uomini che si sentono i padroni di tutto e quegli uomini che ogni giorno sono impegnati a lottare con le unghie e i denti (in modo letterale nel nostro caso) per non soccombere alle dure leggi di un mondo che non esiste più e che è regolato da leggi ataviche e primordiali.
Dana è un personaggio magnetico. Una donna colpita dal virus che ha devastato la terra, abbandonata dal fratello che ha scelto di unirsi alla lotta dei ribelli e sposare totalmente la causa, ma con una forza interiore senza pari. Dana è una lottatrice, una guerriera in tutti i sensi prima ancora di essere una cacciatrice di mostri. Una donna che nonostante il mondo le si stia sgretolando sotto i piedi reagisce trovando anche la forza di amare trasformandosi in qualcosa di affascinante. Un fiore che continua a crescere in mezzo alla distruzione. Una donna che decide di non rinunciare a quello in cui crede anche se il prezzo da pagare è altissimo. Un messaggi di forza, speranza, amore, di emancipazione. Per tutti.

Un libro che personalmente mi sono gustato con piacere in un paio di serate, addirittura leggendolo ad alta voce ad un altra persona. Un libro da scoprire e che da il via a una serie di episodi a catena che sono convinto terranno ben impegnate le nostre prossime serate in compagnia di mostri e creature fuori dal normale.

lunedì 9 febbraio 2015

Recensione: Shadowhunters - Città delle anime perdute, di Cassandra Clare // Quinto libro della serie The Mortal Instruments

Titolo: Shadowhunters - Città delle anime perdute
Serie: #5 The Mortal Instruments
Autore: Cassandra Clare
Editore: Mondadori
Pagine: 546

La trama: Lilith, madre di tutti i demoni, è stata distrutta. Ma quando gli Shadowhunters arrivano a liberare Jace, che lei teneva prigioniero, trovano soltanto sangue e vetri fracassati. E non è scomparso solo il ragazzo che Clary ama, ma anche quello che odia, suo fratello Sebastian, il figlio di Valentine. Un figlio determinato a riuscire dove il padre ha fallito e pronto a tutto per annientare gli Shadowhunters. La potente magia del Conclave non riesce a localizzare né l'uno né l'altro, ma Jace non può stare lontano da Clary. Quando si ritrovano, però, Clary scopre che il ragazzo non è più la persona di cui si era innamorata: in punto di morte Lilith lo ha legato per sempre a Sebastian, rendendolo un fedele servitore del male. Purtroppo non è possibile uccidere uno senza distruggere anche l'altro. A chi spetterà il compito di preservare il futuro degli Shadowhunters, mentre Clary sprofonda in un'oscura furia che mira a scongiurare a ogni costo la morte di Jace? Amore. Peccato. Salvezza. Morte. Quale prezzo è troppo alto per l'amore? Di chi ci si può fidare, quando peccato e salvezza coincidono? Ma soprattutto: si possono reclamare le anime perdute?

La recensione: Dopo la bruciante delusione avuta dalla lettura di Magisterium - L'anno di ferro scritto da Cassandra Clare a quattro mani con Holly Black, mi sono voluto gettare quanto prima tra le braccia degli Shadowhunters! Non vedevo l'ora di sapere che cosa fosse successo a Jace è finito preda del fratello Sebastian e del rituale di Lilith...

Questo quinto volume che ci divide dal gran finale, Città del fuoco celeste, getta le basi per il momento fatidico.
Come dico sempre, il libro riprende la storia collegandosi al finale del precedente, con la fusione di Jace con Sebastian. Jace sembra subire in maniera pesante questa loro fusione e decide di sparire dalla circolazione, gettando nella disperazione Clary e il suo gruppo di amici che si gettano sulle sue tracce. Il Conclave sembra voler dare spazio ad altri accadimenti e abbandona le indagini. Luke ha un grave incidente, causato da Sebastian durante una loro incursione in casa di Clary e della madre. Ecco che i ragazzi sono da soli, soli a voler portare avanti le ricerche per salvare Jace.
Il legame tra Jace e Sebastian è particolare al punto che ferendo l'uno si ferisce anche l'altro. Muore uno e muore anche l'altro.
Clary disperata si getta a capofitto nel buio non appena Jace si fa vivo e si fa trascinare in un luogo fuori da tempo, una casa magica appartenuta anni prima a Valentine capace di spostarsi in qualsiasi luogo, e quindi introvabile.
I restanti (Alec, Isabelle, Simon e Magnus...) sono disposti a tutto pur di capire che cosa sia successo e quale siano davvero i loschi piani di Sebastian che taaaanto sembrano somigliare a quelli del padre: creare un nuovo esercito di Shadowhunters dal sangue di demone in modo da poter controllare i demoni e liberare la terra. Il prezzo è altissimo, e il legame che lo lega a Jace sembra essere indissolubile, ecco che per salvare Jace e non ucciderlo occorre una soluzione estrema: evocare ancora una volta l'angelo Raziel e sacrificarsi...

Città del fuoco celeste - L'ultimo capitolo

Un libro che forse per le situazioni trattate risulta il meno avvincente dal mio punto di vista, pur mantenendo sempre molto alta la tensione. La scrittura, o meglio la traduzione, mantiene il classico stile ipnotico secondo cui se inizi il libro le pagine te le mangi da quanto la storia ti prende. Questa volta però devo essere sincero e devo dire che l'autrice Cassandra Clare ha allungato il brodo un po' troppo e in modo troppo pesante. Le premesse ci sono tutte e la trama è ottima sotto molti punti di vista, primo fra tutti delle descrizioni che fanno davvero sembrare reale tutto quanto, peccato che molti degli avvenimenti narrati ripieghino spesso e in modo troppo ricorrente su loro stessi facendo stagnare la narrazione priva, stavolta, dell'azione che ha contraddistinto gli altri capitoli della saga.
Detto fra noi questo mi è dispiaciuto parecchio, pur rimanendo una trama che ha il suo perchè, il lettore è sbalzato da una parte all'altra assistendo a scenette da adolescenti in preda a tempeste di ormoni impazziti. Capisco che l'età dei personaggi è quella e che fare sesso e pomiciare piaccia a tutti, ma siamo pur sempre alla soglia della conclusione della storia che ci ha tenuto compagnia per ben cinque (5!) libri, una storia che mi fa emozionare ogni volta che ci penso, non mi aspettavo un così repentino cambio delle carte in tavola!
Fortunatamente per noi sul finale si riprende decisamente e un mega scontro si svolge sotto gli occhi del fido lettore e lo lascia con la voglia di leggersi immediatamente l'ultimo capitolo della saga, uscito  sotto Natale. Veramente un bel finale che fa sperare in un bellissimo capitolo successivo dove finalmente scopriremo quale sarà il destino dei nostri amati Cacciatori.

E io non ci dormo la notte! =)


Cosa viene dopo?
(porta pazienza, porta pazienza)


giovedì 5 febbraio 2015

Recensione: La regola del santo e del peccatore - Episodio 3, di Mirko Giacchetti edito da Dunwich Edizioni

Titolo: La regola del santo e del peccatore
Serie: #3 Episodio
Autore: Mirko Giacchetti
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 46
Prezzo: 0.99 euro

La trama: Mentre Takeshi vola verso New York, John è braccato dalla polizia ma un uomo misterioso gli offre un aiuto inaspettato. Intanto il Diavolo si accorge che Xanadros ha commesso qualche piccola imprecisione nello svolgere il compito affidatogli. Messo alle strette, padre Andrea è costretto a leggere il libro. Dal passato emergono frammenti della vita dei due protagonisti.

La recensione: Stavolta cari lettori stiamo entrando nel vivo della storia e sia per noi che per i personaggi la cosa inizia a farsi seria, terzo episodio della serie ebook scritta da Mirko Giacchetti. A questo giro il lettore si troverà invischiato in un turbine di eventi a cui è difficile sfuggire e che, come è accaduto per gli episodi precedenti, si macinano troppo presto.

John è fuggitivo. La polizia lo ha identificato come il serial killer che sta mietendo vittime in città e si mette sulle sue tracce per scovarlo. Nello stesso momento, proprio quando John sente sul collo il fiato caldo dei suoi inseguitori incontra un losco figuro che dopo avergli chiesto a che punto è con la lettura de La regola del santo e del peccatore, gli suggerisce un luogo e un modo per nascondersi. I due sembrano avere in comune qualcosa che va ben oltre una normale amicizia...
Padre Andrea non è certo messo meglio, braccato e imprigionato da coloro che l'hanno prelevato dal villaggio in Africa è costretto ad assistere alla morte di Uboro attraverso lo schermo di un tablet se non farà qualcosa al più presto...continuare la lettura del libro maledetto.
Non è tutto. Assistiamo, tra le pagine digitali di questo ebook, all'affiorare dell'infanzia dei due protagonisti, John e Padre Andrea. Cosa li ha portati ad essere quello che sono? Perchè agiscono così?

Questo episodio ha una marcia in più rispetto a gli altri per più punti di vista. Nonostante gli altri fossero parecchio incentrati sull'azione e quindi sul vorticoso incedere degli eventi questo ha la particolarità di scendere nella psiche dei suoi personaggi.
Pochi dettagli ci vengono dati stavolta dall'autore per quanto riguarda la caccia all'uomo o che cosa vogliono che faccia Padre Andrea dietro le sbarre portando avanti la lettura del libro. Quello su cui Giacchetti si concentra in questo nuovo capitolo è far capire al lettore come mai due persone così differenti come un prete e un serial killer, accomunati da un'amicizia d'infanzia, fanno quello che vediamo scorrere sotto i nostri occhi. E secondo me spacca la mente del lettore in due, la divide, la confonde.
La vita ci insegna da sempre a scindere ciò che è bene da ciò che è male. All'inizio nutriamo dei sospetti, dell'odio insito in noi tutto riposto verso quel serial killer che per soddisfare i suoi appetiti recide le vite di giovani donne. Adesso le cose cambiano e, con lo stile trascinante dell'autore, cambiamo idea. Ho cambiato idea. L'ho cambiata dopo aver concluso il libro, dopo aver letto quella che è stata l'infanzia di John e il nascere e lo svilupparsi dei suoi problemi mentali. Il lettore, come una calamita, finisce per essere attratto proprio da quella persona per cui dovrebbe provare odio e disprezzo. Non sto certo dicendo che sia bello uccidere persone e seviziarle ma questo improvviso cambio di marcia aggiunge alla storia quel qualcosa di inaspettato che la rende ancora più apprezzabile. Giacchetti è riuscito a costruire un personaggio "cattivo" al punto tale da renderlo in qualche modo amabile. Il lettore si trova ad un tratto a simpatizzare per lui e quando si ha questa sorta di transfert per me è il massimo. Sei dentro la storia fino al collo.
Quello che ci viene a mancare a livello narrativo, inteso come sospensione della narrazione della storia principale, viene compensato nella parte finale del libro, dove l'ingiustizia, la cattiveria, l'innocenza e la morte vengono uniti in un mix letale per tutti quanti.
Giacchetti ancora una volta stupisce, colpisce e manda al tappeto il fido lettore con la sua narrazione forbita e scorrevole, catturandolo e trascinandolo sulla soglia del quarto episodio che ormai i suoi fan attendono con ansia sempre più crescente.

Ecco QUA il link per tutti coloro volessero passare acquisto del terzo episodio di questo sempre più intricato thriller.