giovedì 13 agosto 2015

Grey, di E. L. James // Il quarto volume di Cinquanta sfumature

Per tutti coloro che hanno amato, o anche se semplicemente letto per curiosità, Cinquanta sfumature di grigio e i capitoli successivi, ecco giungere fino a noi un quarto capitolo della storia...iniziate a tremare.

Titolo: Grey
Autore: E. L. James
Editore: Mondadori
Pagine: 583

La trama: Christian Grey ama avere il controllo su tutto: il suo mondo è ordinato, metodico e completamente vuoto fino al giorno in cui Anastasia Steele irrompe nel suo ufficio come un turbine con il suo corpo incantevole e i suoi splendidi capelli castani. Lui cerca di dimenticarla, ma invece viene travolto da una tempesta di emozioni che non riesce a capire e a cui non può resistere. A differenza di tutte le donne che Christian ha conosciuto prima di lei, Ana, timida e ingenua, sembra arrivargli dritto al cuore, un cuore freddo e ferito, e vedere oltre la sua immagine di imprenditore di successo e il suo stile di vita esclusivo e lussuoso. Con Ana, Christian riuscirà a scacciare gli incubi della sua infanzia e i fantasmi del passato che lo perseguitano ogni notte? Oppure i suoi oscuri desideri sessuali, la sua ossessione per il controllo e l'odio verso se stesso che riempiono la sua anima allontaneranno Ana e distruggeranno la fragile speranza che lei gli sta offrendo?



La recensione: Cari amici questo è un momento epocale. Non mi è capitato di scrivere di Cinquanta sfumature perchè i libri sono usciti secoli prima dell'apertura del blog e non ho avuto mai modo di poter esprimere il mio parere al riguardo. Ma posso farlo adesso. Adesso che è uscito questa nuova parte della storia, per modo di dire.

Grey è il quarto volume dell'ormai celebrissima serie dell'originale Fifty shades of grey scritto da E L James, da cui recentemente è stato pure tratto un film. La storia della trilogia è ormai famosissima e tutti la conoscono, non starò quindi a far un riassunto per motivi di spazio.
Questo nuovo libro narra la storia del primo libro dal punto di vista di Christian Grey. Assistiamo quindi all'incontro di Christian con Anastasia, il loro avvicinarsi, la proposta del contratto di riservatezza, la successiva proposta di diventare Dominatore e Sottomessa e i ripetuti amplessi. Stesse cose ma prospettiva differente.
Se qualcuno spera di trovare qualcosa di nuovo resterà presto deluso.
In questo quarto volume ritroviamo i medesimi accadimenti già visti in precedenza. Se nella trilogia il lettore veniva accompagnato da una voce narrante femminile, adesso accade l'opposto.

La storia: Ben poco da dire al riguardo, purtroppo. Nessuna novità. Nessun colpo di scena. Inizia e finisce esattamente come il primo volume. Da sbadiglio insomma.


I personaggi: Un grande cambiamento se guardiamo il libro da questo punto di vista. I primi tre avevano come protagonista una figura femminile, una ragazza di ventidue anni, vergine e sprovveduta, che incontrava un ragazzo con eccentrici gusti sessuali. Adesso parla Christian, il ragazzo che nella vita ha subito violenze fisiche e che a causa di questo è diventato quello che è, uno che ha tutto ma non riesce a trovare un equilibrio se non esercitando il controllo su tutto quanto. Nessun dettaglio ulteriore ci viene svelato.

Christian perde quel poco di fascino che si era guadagnato nei libri precedenti, facendoci dubitare delle sue capacità. Una mentalità disturbata ma comunque intelligente ok, dopo aver letto il libro però nutro fortissimi dubbi su come un ragazzo di questo tipo possa essere a capo di tutto quell'impero multimilionario e per di più avere al seguito un esercito di collaboratori che, tremo al solo pensiero, lo sta pure ad ascoltare!
Quello che fa e quello che dice lo fa sempre più somigliare a un rammollito che pensa soltanto a "scopare" (cosa detta, sottolineata e ribadita per tutto il tempo...yawn!). Christian è uno che di donne ne ha avute un sacco e io capisco benissimo l'ormone ma andare fuori di testa non appena vede un paio di gambe mi pare eccessivo. Cos'ha Anastasia di diverso dalle altre? E' perchè è vergine? E' perchè ha avuto la sfiga di capitare nel suo ufficio? Cos'è siamo tornati all'adolescenza? Siamo tornati a quando ci si toccava sotto le coperte? A quando la mattina avevamo umido tra le gambe? OH- MIO. DIO. Ma purtroppo è così. Il caro vecchio, bellissimo, dotatissimo, ricchissimo, sfacciatissimo, fisicatissimo Christian non è più lui, o meglio, non lo è mai stato. Queste pagine travisano completamente il personaggio che è stato e che ci siamo immaginati fino ad ora. Peccato.
Possibile che non ci sia altro? Non c'era una nuova storia riguardante il suo passato a cui non si era già accennato?



Anastasia Steele ancora una volta merita giusto di essere menzionata. Per quanto si possa essere affascinati dal sesso e da un bel ragazzo che ci fa delle avanches, mi spiegate come si fa a essere così idioti? Io non credo, non voglio credere, che possa esserci una tipo di donna pronta prostrarsi ai piedi di un uomo solo perchè è figo....Non ci voglio e non ci posso credere, ma poi so che donne così ci sono eccome.
Anastasia è la classica ragazzetta di provincia cresciuta a pane e libri che nonostante abbia un bagaglio culturale enorme alle spalle dimostra di conoscere in modo sommario il mondo e si comporta con una superficialità, un'irresponsabilità e una stupidità senza pari.
Una accetterebbe una relazione in quel modo? Qualcuna si sognerebbe mai di "chiedere di più" a uno che per provare piacere ha bisogno di prenderti a sculaccioni? Ma soprattutto quale donna accetterebbe di fare sesso senza poter toccare l'uomo che ha davanti...attributi a parte? Qualcuno davvero vorrebbe farsi scandire la vita da un uomo di potere?
Dialettica formidabile, brava a scrivere, arguta, simpatica, perspicace e capace di far perdere la testa a uno che ha avuto tutte le donne del mondo...stiamo davvero parlando dello stesso personaggio e dell'autrice che gli ha dato vita? No, vero?
Peccato che invece le fan di questo libro e del film vedranno solo il figo che tutte vorrebbero incontrare nella vita, pronte a  farsi fare a letto tutto quanto, avere la possibilità di poter far innamorare di loro uno come Christian Grey.
Ma che ci sono donne che combattono tutt'ora per la loro indipendenza e i loro diritti lo sappiamo o no?


Il linguaggio: Se questo è il modo di esprimersi e di vedere le cose di uno che fa sadomaso e che è fissato col sesso io sono alto un metro e novanta e sono biondo. Ma davvero? Cioè davvero la gente che ha letto il libro, e prima di tutti la scrittrice, pensa che quello sia il modo in cui si esprime un uomo quando pensa al sesso? E' uno scherzo. Ne sono certo. Le cose stanno così, o sono io che sono tremendamente spregiudicato da andare addirittura oltre le vicende della storia, oppure gli uomini sono cambiati al punto tale che non me ne sono reso conto e sempre più somigliano alle eroine dei romanzi di Jane Austen!
No, no e no! Un personaggio come quello che fino ad ora ci è stato descritto non descriverebbe una storia Dominatore-Sottomessa in quel modo! E' ricco, ha una stanza piena di fruste e legacci, non fa che pensare a come sbattere la cara Anastasia in ogni dove per provare piace e l'autrice ci vorrebbe far pensare che paragona il profumo dei capelli di lei a quello di un frutteto in autunno? Cosa??? Vuole farci pensare che lui sceglie canzoncine d'amore per piacere a lei? Seriamente uno come Christian si metterebbe a scrivere battutine per email durante riunioni con importanti direttori d'azienda?
Piano con le risate.

Visto il cambio di prospettiva mi sarei aspettato un linguaggio molto più crudo, brutale, anche volgare se vogliamo, un linguaggio più  maschio insomma. Invece ci troviamo di fronte a un linguaggio piuttosto banale e ripetitivo che avrebbe potuto pronunciare un comunissimo ragazzino di quindici anni...non un Christian Grey. Dove sono la carnalità, il mistero, la sensualità, la trasgressione in quelle parole? "Cazzo" e "scopata" non mi pare rientrino in questi aggettivi...
Il linguaggio usato è quello pensato da una donna che vorrebbe scrivere e pensare come uomo. Fallendo miseramente.


Il mio giudizio: Questo libro era davvero così necessario? C'era davvero bisogno di far ancora parlare di Cinquanta sfumature proprio ora che ce ne stavamo dimenticando? La risposta è no. Quando un autore propone un seguito è perchè ha qualcosa da dire in più rispetto ha quello che ha già fatto. Se proprio non vuol scrivere una storia completamente diversa almeno dovrebbe fare lo sforzo di rendere accattivante la nuova versione.
Questo quarto volume è noioso per i discorsi che fa, lento per il modo in cui è scritto, e offensivo per il lettore che è sbattuto da una pagina all'altra facendogli perdere costantemente l'interesse.
Da che cosa dovrebbe essere invogliato alla lettura? Dai personaggi sempre uguali a loro stessi? Da una storia pressoché inesistente? Dal ripetere incessante di intere frasi manco fosse il metodo natura?
Le più di 500 pagine potevano decisamente essere sfruttate in modo migliore...un po' come i soldi spesi per l'acquisto...

Bocciato.

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