sabato 11 aprile 2015

Recensione: Diurno imperfetto, di Matteo Bertone edito da Nero Press edizioni

Titolo: Diurno imperfetto
Autore: Matteo Bertone
Editore: Nero press edizioni
Pagine: 194

La trama: Durante una delle noiosissime serate di poesia organizzate da Vera, la sua compagna, una strana bambina, mai vista e pure un po' inquietante, lo punta e gli predice la morte. Così iniziano le intricate avventure del protagonista, un giovane farmacista che dopo quel bizzarro episodio si ritrova vittima delle insane macchinazioni di una congrega di presunte vampire che lo trascinano in un universo fatto di rituali orgiastico-dionisiaci consumati nell'oscurità di misteriosi goth club, dove la musica dark e le sonorità anni Ottanta riportano a galla ricordi sopiti nella parte più recondita della sua coscienza. E in quei ricordi è nascosto un segreto che tutti, tranne lui, sembrano conoscere o per lo meno intuire. Il professor Follini, cliente abituale della farmacia in cui lavora, insiste per tenergli lezioni sul vampirismo. Il suo psicologo, Fungo, diviene ancor più sibillino e sfuggente del solito. Una vecchia poetessa arcigna e presuntuosa, amica di Vera, sembra sapere qualcosa di lui che egli stesso ignora. Arriverà la bella e misteriosa Cassandra ad aiutarlo nella ricerca delle sua vera natura, conducendolo per mano - una mano a tre dita - fino alla rivelazione finale.

La recensione: Attratto come sempre dalle storie di vampiri, non ho esitato un secondo nella scelta di questo romanzo proposto dalla Nero Press edizioni. Nonostante il lavoro mi porti via del tempo, sono riuscito a terminare questo libro in tempi record proprio grazie alla storia.
Se ne scrivono un sacco ogni anno di libri sui vampiri ma sono felice di vedere che ci sono storie che pongono il genere da un'altra prospettiva.
Quella che il lettore si trova davanti aprendo Diurno Imperfetto è una storia anomala. Non sono presenti le inquietanti atmosfere di Dracula, o gli scintillanti succhiasangue in stile Twilight (che hanno rovinato il fascino del loro genere solo per andare incontro a gli adolescenti), ma un altro stile ancora: l'incontro del mondo reale con quello dark.

I personaggi: La trama è quella che potete leggere nell'infobox, non dirò quindi altro che possa svelare o rovinare la sorpresa ai futuri lettori. Posso aggiungere però che il punto forte è senz'altro il protagonista principale che, come un moderno Odisseo, si trova a dover affrontare numerose peripezie al fine di capire che cosa gli sta succedendo e che cosa vogliono da lui gli strani personaggi che gli orbitano attorno. Un personaggio dal carattere spigliato, il classico ragazzo di oggi che vive la sua vita cercando di essere felice, assieme a una fidanzata che lo trascina in posti improbabili ad ascoltare poesie di dubbio gusto. 
Se però da una parte abbiamo lui, capace di trascinare il lettore tra le pagine del libro come fosse niente, dall'altra abbiamo una serie di personaggi che forse avrebbero avuto bisogno di maggiore spazio per potersi esprimere al meglio. Tolta l'accolita di poetesse dedite al lato sofferente dell'animo umano, che risultano essere un gruppo che agisce come una persona sola e che fanno da contorno, troviamo Vera, la ragazza del protagonista. Una ragazza come tante, assillante, pressante, stressante, sempre uguale a se stessa, che pur sapendo che il fidanzato non sopporta certi tipi di incontri se lo porta sempre dietro minacciando il loro rapporto. Un personaggio che, benché abbia degli espliciti tratti, non ha sfumature di nessun tipo e inscena liti col fidanzato ai limiti dell'assurdo, al punto che non si capisce come mai il nostro protagonista, visto il suo carattere, non la scarica in favore di qualcosa di meno impegnativo e con più cervello.
L'altro personaggio di spicco del romanzo è l'amico analista fai-da-te, Fungo. Un personaggio strambo che conduce una vita stramba, lavora in casa e assiste la madre malata in modo discontinuo. Il suo passatempo? Gli strip club. Lui costituisce in un modo eccentrico la coscienza del protagonista, funge da suo consigliere nonostante gli scarsi risultati.
Colei che invece gioca un ruolo determinante nella storia è la figura di Cassandra, una ragazza che spunta dal nulla e che nasconde un legame con la setta nel quale finisce il nostro eroe. Personaggio poco sfruttato però, quello di Cassandra, che appare poche volte e per troppo poco tempo all'interno della storia per essere quella che invece sembra conoscere molto bene cosa si nasconde nell'animo del protagonista. Una sorta di angelo custode che appare per sistemare la situazione quando diventa troppo complicata.

La storia e il mio giudizio: Quello che viene raccontato da Matteo Bertone in questo libro, fa sorridere e passare momenti di divertimento durante la lettura nonostante i numerosi cliches del genere vampirico, come ad esempio le orge di sangue, le vampire coperte di soli veli assetate di sesso e i locali goth. Tutto quanto scorre in modo lineare e preciso, una piccola pecca però contraddistingue molti dei capitoli, ossia il fatto che il protagonista vive delle esperienze strane e sconvolgenti che si ripetono all'interno delle pagine senza cambiare mai e soprattutto senza che lui si ponga delle domande al riguardo. Ogni sua esperienza con il mondo vampiro finisce con una perdita di coscienza, uno svenimento. Come mai il protagonista non si fa delle domande specifiche? Perchè anche se tutti gli dicono che è il prescelto non si spaventa quasi e non cerca di capire davvero cosa gli stanno dicendo? Diciamo che personalmente da questo punto di vista avrei forse desiderato qualche dettaglio in più, qualcosa che desse alla storia una connotazione ancor più tetra.
Resta il fatto che il lavoro di Bertone resta qualcosa di godibile a 360°, capace di soddisfare sia coloro che non hanno molta confidenza con i succhiasangue, sia chi invece è un devoto seguace...sempre con il sorriso sulle labbra.


Il sito dell'autore Matteo Bertone
La pagina fb di Diurno imperfetto

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