venerdì 21 marzo 2014

Lacrime d'oddìo, di Nancy Rock // Storia di una serial killer

Titolo: Lacrime d'oddìo
Autore: Nancy M. Rock
Editore: Youcanprint
Pagine: 68
Prezzo: 0.99 euro

La trama: Si faceva chiamare "Lacrime d'oddìo", già, quelle lacrime che solo lei conosceva, quelle lacrime amare, quelle che prima di scendere ti fanno dannare l'anima, quelle che bruciano sulla pelle e lasciano un solco profondo sul cuore, una ferita che mai più si rimarginerà. Ogni uomo e non solo, che incrociava il suo sguardo, restava ammaliato, stregato da lei, nessuno mai poteva immaginare che dietro a quella figura di donna sensuale, desiderata da tutti, si nascondevano segreti inimmaginabili. Dietro quella figura di donna si nascondeva una serial killer, il suo nome era Sheila Mitsuawa.

La recensione: Lacrime d'oddio è l'incipit di una serie di libri, forse una trilogia, dove facciamo la conoscenza del personaggio di Sheila Mistuawa. Inizialmente non è chiaro con chi abbiamo a che fare. Sembra quasi di avere a che fare con qualcosa di genere drammatico. La protagonista, inizialmente bambina, dopo essersi trasferita a New York da Kyoto per questioni di lavoro del padre, resta vittima di un evento tragico. Evento che segnerà il resto della sua giovinezza. La sua famiglia viene perseguitata da loschi individui che sembrano collegare suo padre ad una strana formula per la messa sul mercato di un'arma batteriologica. La famiglia si sgretola lasciando Sheila costretta a una vita coi nonni e una violenza carnale che le giurare che mai più nessun uomo potrà toccarla in quel modo. Ecco che nel giro di pochissimo, Sheila, da vittima si trasforma in carnefice, mettendo in atto una serie di omicidi a base di cianuro ai danni di facoltosi uomini d'affari, intrigati e vittime della sua bellezza orientale... La trama è molto accattivante e l'autrice crea un perfetto serial killer, forse però a causa della brevità del romanzo, la storia manca di dettagli. Gli omicidi che la protagonista mette in atto adescando uomini nelle hall di alberghi di lusso, non ci vengono descritti in modo sufficiente. Cosa accade quando Sheila entra dentro quelle camere d'albergo così elegantemente arredate ci viene raccontato da lei stessa un'unica volta e in modo troppo sbrigativo affinchè il lettore possa assaporare la suspance che il momento richiede e comprendere fino in fondo la motivazione e la crudeltà che sfinge ad un atto così estremo.
Chi aveva avuto pietà per me e la mia famiglia? Nessuno” pensa ad un tratto Sheila. Nonostante abbia avuto delle grosse perdite a livello affettivo e la tragedia subita, sembra una motivazione un po' troppo precipitosa per mettersi ad uccidere altre persone, uomini che ti ricordano il tuo trascorso ok, ma pur sempre persone innocenti. Questa decisione viene presa in poco tempo e argomentata in modo troppo drastico affinchè il lettore possa trovarla plausibile fino in fondo. Qual'è il percorso psicologico che porta Sheila a cambiare totalmente la sua vita?
L'altro personaggio più famoso all'interno della storia è Kim, una giovane pittrice che elegge Sheila a sua musa ispiratrice e con cui instaura una particolare relazione. Un rapporto interessante il loro, dove si intravede  anche qualcosa che va oltre la carnalità, purtroppo il tutto si consuma nel respiro di pochissime pagine e proprio quando il lettore si sta affezionando al nuovo risvolto della storia, tutto cambia nuovamente pista.
La storia della formula legata all'arma batteriologica torna sul finale, in tempo per aprire il nuovo filone narrativo protagonista del nuovo libro e dare modo a Sheila di promettere che si vendicherà sull'uomo che l'ha portata ad essere quello che è adesso: una killer seriale.

Il mio giudizio: Una storia niente male. Buona l'idea della serial killer orientale, anche se un po' banale forse. Le uniche pecche sono la brevità per un numero enorme di eventi che forse avevano bisogno di più spazio e la mancanza di "lati umani" dei personaggi che non da modo al lettore di affezionarsi e "conoscere" i personaggi della vicenda fino in fondo.

L'autrice:  Nancy M.Rock nasce a Krefeld Germania, studia e si diploma alla Albert Schweitzer Realschule, dopo la maturità per scelta non frequenterà l'università. Da alcuni anni vive in Italia. Si firma con un pseudonimo. Nancy è una donna molto sensibile, capace di emozionarsi per le piccole cose ed è in grado di piangere di gioia per piccoli gesti. Non ama i pregiudizi, l’ipocrisia e le ingiustizie; non ama essere una della massa ma se stessa sempre e comunque, con i suoi pregi e difetti! In nessun caso mai scenderebbe a compromessi con qualcuno. Ama tutto ciò che si chiama arte, la pittura in tutte le sue forme anche se non ha dimestichezza con la tavolozza, ai tattoos con cui decora il suo corpo, la musica rock e film horror e thriller.
Nancy è una scrittrice esordiente di thriller, a Ottobre 2012 ha pubblicato con Self-publishing il suo primo libro "Lacrime d'oddìo" disponibile sulle varie librerie online.

Chi volesse leggersi questa prima parte della saga di Sheila Mistuawa può cliccare QUI scaricarsi il libro da Amazon.it.

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